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Esploriamo la Categoria Catastale C/3

Pubblicato da Casa Castelli Immobiliare il Agosto 7, 2023
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Categoria Catastale C3

Continuiamo il nostro viaggio nell’esplorazione delle Categorie Catastali : oggi vi parleremo della categoria catastale C/3 utilizzata per identificare specifici locali e laboratori adibiti a svolgere attività artigianali e di lavorazione di prodotti semilavorati trasformati poi in manufatti finalizzati alla vendita.

Caratteristiche

La categoria catastale C/3 è riservata agli immobili utilizzati per svolgere attività commerciali, artigianali, produttive, di vendita al dettaglio e all’ingrosso. Gli immobili inclusi possono variare notevolmente in termini di dimensioni, struttura e destinazione d’uso.

 La categoria C/3 comprende sia negozi e attività commerciali situate in centri urbani che, capannoni industriali, laboratori artigianali, magazzini e altre strutture simili.

Si tratta di spazi che divergono da quelli ad uso abitativo o ad uso commerciale di altro tipo e che sono generalmente ubicati nelle zone più esterne delle città, salvo alcune eccezioni. 

Avere conoscenza di questo gruppo catastale è particolarmente significativo sia per i proprietari degli edifici che per le amministrazioni fiscali e gli operatori immobiliari. 

Consentendo a  loro di definire la rendita, le tasse e le regolamentazioni urbanistiche correlate a tali costruzioni.

Principali attività nella categoria catastale :

  • Negozi e punti vendita: Questa è una delle sottocategorie più comuni all’interno della C/3 e comprende negozi di vario genere, come abbigliamento, alimentari, elettronica, libri, ecc. I negozi al dettaglio sono destinati a offrire prodotti direttamente al pubblico.
  • Centri commerciali: Questi sono spazi che ospitano diversi negozi, punti vendita e servizi, come ristoranti, cinema e aree ricreative, al fine di creare un ambiente unico e accogliente per i visitatori.
  • Capannoni e stabilimenti industriali: Questi immobili sono adibiti alla produzione di beni o alla lavorazione di materiali. Sono spazi ampi e funzionali, ideali per attività industriali e manifatturiere.
  • Magazzini e depositi: Queste strutture sono destinate a  conservare merci e materiali in modo organizzato e sicuro.
  • Laboratori artigianali: Questi immobili sono utilizzati per attività artigianali e di produzione manuale, come falegnameria, sartoria o gioielleria.
  • Supermercati e ipermercati: Questi grandi punti vendita offrono una vasta gamma di prodotti alimentari e non alimentari a prezzi competitivi.
  • Showroom: Sono spazi destinati a esporre e promuovere prodotti e servizi al pubblico o a clienti specifici.

I requisiti della categoria catastale c/3

Sebbene la categoria catastale C/3 comprenda al suo interno immobili per i quali l’abitabilità non è richiesta: quest’ultimi devono presentare alcune peculiarità specifiche per essere classificati all’interno di questo gruppo.

Per la categoria catastale C/3 i requisiti richiesti sono infatti:

  • ubicazione periferica, quindi lontana dal centro. Questi spazi e officine artigianali sono prevalentemente situati nelle zone periferiche della città e solo raramente, in casi eccezionali, si trovano in posizioni centrali, nelle stesse strade di negozi o botteghe;
  • mancanza di adattamenti caratteristici delle botteghe adibite alla vendita, nonostante delle volte l’artigiano effettui anche la vendita diretta al pubblico.

Inoltre, è bene specificare che quando un locale, originariamente classificato come categoria catastale c/3, perde le caratteristiche tipiche dell’artigianato per acquisire quelle proprie dell’industria, viene riclassificato nella classe d1. Tra i locali C/3 sono inclusi anche quelli che presentano quelle caratteristiche per poter essere categorizzati come caseifici, frantoi, forni, mulini e macelli.

È possibile cambiare destinazione d’uso degli immobili c/3?

Poiché gli immobili adibiti ad uso abitativo devono avere la categoria catastale A, sarà necessario richiedere un cambio di destinazione d’uso qualora si voglia abitare in tali spazi.

Il cambio di destinazione d’uso da laboratorio ad abitazione rappresenta un‘operazione più complessa dal punto di vista sia dell’iter burocratico che delle spese.

In questo caso, dopo aver ottenuto il permesso da parte degli uffici competenti per l’inizio dei lavori, è necessario consultare un professionista specializzato nella progettazione delle ristrutturazioni al fine di adeguare l’immobile agli standard igienici (progettazione di un bagno in locale c/3), che spesso i laboratori non soddisfano.

Cambio d’uso da laboratorio e deposito

Per ottenere l’autorizzazione al cambio di destinazione d’uso da laboratorio a deposito (categoria catastale C/2), è necessario effettuare una modifica catastale del locale, mantenendo comunque la sua natura non abitativa. 

Questo è un passo comune quando nel corso del tempo, l’attività svolta inizialmente cambia.

Ad esempio, è possibile che un laboratorio sia stato originariamente acquistato per scopi artigianali, ma col tempo l’attività si estende e il locale viene adibito a deposito. In questi casi, è fondamentale adempiere anche agli aspetti urbanistici e catastali per adeguare la classificazione dell’immobile alle normative vigenti e per futuri trasferimenti di proprietà.

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