Gli Affitti Brevi: Il Fenomeno dell’ Alloggio Temporaneo

Gli affitti brevi sono contratti di locazione la cui durata non può superare i 30 giorni: a partire dal 2017, con il Decreto di legge n. 50/2017, gli affitti brevi sono stati regolamentati dal punto di vista del regime fiscale, che vale non solo per i proprietari che affittano un immobile per un breve periodo, ma anche per gli intermediari che mettono in contatto fra loro la domanda e l’offerta.
Negli ultimi anni, il mercato degli affitti brevi ha conosciuto una crescita esplosiva, diventando una scelta sempre più popolare sia per i viaggiatori che per i proprietari di immobili. Questo tipo di alloggio è diventato particolarmente popolare grazie alla crescita di piattaforme online come Airbnb, HomeAway e Booking.com, che facilitano la ricerca e la prenotazione di alloggi temporanei in tutto il mondo.
La normativa
In base alla definizione contenuta nell’articolo 4 del Decreto Legge n. 50/2017, Rientrano dunque nella categoria degli affitti brevi:
- sia quelli che vengono gestiti in autonomia dal proprietario di un immobile;
- sia quelli che vengono gestiti tramite il supporto di un intermediario.
La norma sugli affitti brevi si applica anche:
- sui contratti di sublocazione;
- sui contratti stipulati dal comodatario, che concede a terzi l’immobile a titolo oneroso.
Differenza tra affitti brevi e affitti turistici
Una tendenza piuttosto comune è confondere la locazione breve con la locazione turistica.
La differenza tra locazione turistica e locazione breve riguarda la tipologia di servizi offerti, nonché gli obblighi specifici a cui sono soggetti i proprietari o i gestori dell’immobile in locazione. Quando si parla di “locazione turistica” si fa riferimento ad una tipologia di accordo che coinvolge strutture turistiche ricettive extra-alberghiere, come le cosiddette “case vacanza”.
In caso di locazione breve turistica per una casa vacanza, non è obbligatorio stipulare un contratto d’affitto. In caso di locazione breve, invece, il rapporto tra locatore e locatario deve obbligatoriamente risolversi in un contratto d’affitto redatto in forma scritta.
Come affittare per brevi periodi
L’affitto breve offre benefici sia per il conduttore (l’affittuario, colui che prende in affitto un appartamento) sia per il locatore (colui che da in locazione l’appartamento). Il conduttore può trovare un alloggio durante la sua breve permanenza in una città senza vincolarsi per lunghi periodi e senza essere obbligato a spendere troppi soldi per un soggiorno in hotel, avendo inoltre maggiore privacy e la possibilità di utilizzare una zona cottura. Il proprietario, o chi mette in affitto un immobile, non si vincola per un lungo periodo, potendo così rientrare in possesso del proprio appartamento con più flessibilità.
Affittare per brevi periodi è semplice, ma è necessario avere cura della propria casa e dei propri ospiti per poter offrire non solo una casa, ma una vera e propria esperienza. Se sei un proprietario dovrai occuparti della corretta predisposizione della casa e delle sue dotazioni, dell’accoglienza dei tuoi ospiti, senza dimenticarti di offrire un buon servizio di pulizie e manutenzione dell’appartamento. La casa, infatti, deve avere dei requisiti che devono essere rispettati se si vuole soddisfare le esigenze connesse ad un soggiorno turistico, sia per pochi giorni, sia per qualche mese.
Le caratteristiche dell’Immobile
Gli affitti brevi possono essere applicati a determinate categorie di immobili, ovvero:
- gli immobili ad uso abitativo che appartengono alle categorie catastali comprese fra la A1 a la A11, comprese le annesse pertinenze, quali box, cantine, posti auto, soffitte;
- le singole stanze dell’abitazione;
- viene esclusa la categoria A10 perché è relativa agli uffici e agli studi privati.
Gli affitti brevi possono prevedere alcuni servizi aggiuntivi, mentre ne escludono altri che sono tipici delle strutture ricettive.
Tassazione e adempimenti per gli affitti brevi
Per i contratti di affitto brevi la legge non contempla l’obbligo di registrazione dell’atto presso l’Agenzia delle Entrate. Ciò nonostante, per prevenire contestazioni o possibili controversie, risulta opportuno per le parti contraenti redigere un contratto che comprenda almeno le regole di permanenza dell’inquilino.
Inoltre il D.L. 113/2018 prevede la comunicazione dei dati degli ospiti alle questure territorialmente competenti da parte del locatore o dei soggetti intermediari. L’operazione si effettua accedendo al canale Entratel/Fisconline e compilando il file con tutte le generalità richieste tramite i software resi disponibili gratuitamente dall’Agenzia delle Entrate. La mancata, incompleta o infedele comunicazione dei dati è punita con una sanzione che va da 250 a 2000 euro.
L’aspetto fiscale
Per quanto riguarda le tasse, le locazioni brevi sono soggette alla tassazione IRPEF, secondo la quale tutti i proventi percepiti dagli affitti concorrono a formare il reddito. In questo caso, il 95% del reddito è assoggettato a tassazione seguendo gli scaglioni IRPEF. Mentre il 5% restante è a titolo di deduzione forfettaria. Inoltre, nella tassazione IRPEF viene applicata una ritenuta d’acconto del 21% al locatore, se questo opera tramite un intermediario.
in conclusione
Nonostante le sfide e le controversie, il mercato degli affitti brevi continua a prosperare e a evolversi. Con l’aumento del turismo internazionale, la crescente domanda di esperienze autentiche e la diffusione della sharing economy, ci si aspetta che gli affitti brevi continueranno a essere una scelta popolare per i viaggiatori di tutto il mondo.È probabile che la regolamentazione e la supervisione dei affitti brevi diventeranno sempre più rigorose per affrontare le preoccupazioni riguardanti l’impatto sul mercato immobiliare e sulla comunità locale.
Gli affitti brevi rappresentano una tendenza in continua crescita nel settore dell’alloggio temporaneo, offrendo vantaggi sia per i viaggiatori che per i proprietari di immobili. Tuttavia, è importante considerare sia i vantaggi che i rischi associati agli affitti brevi e lavorare verso una regolamentazione equa e sostenibile del settore per garantire che continui a prosperare in modo responsabile.
Vuoi sapere altro sul vastissimo mondo dell’immobiliare? consulta il nostro blog.